Gli ascensori sono impianti elevatori che servono a trasportare le persone da un piano all’altro di un edificio; possono essere installati internamente o esternamente a un fabbricato, in abitazioni private o, più comunemente, nei condomini o in edifici utilizzati da imprese di vario tipo.
Un ascensore è un impiatto alquanto sofisticato costituito da una cabina che funge da abitacolo per i passeggeri; la presenza di un motore e di un sistema di funi consente alla cabina di salire e scendere al piano desiderato. Ciò evita, soprattutto in edifici con molte rampe di scale, che le persone debbano salire a piedi; questo è particolarmente importante nel caso di persone, anziane o con disabilità motorie.
Come nel caso di tutti gli impianti elevatori (per esempio le scale mobili), la legge prevede che debbano essere effettuati specifici controlli di manutenzione; queste verifiche hanno essenzialmente due scopi: garantire la perfetta efficienza dell’impianto e, soprattutto, garantirne l’assoluta sicurezza.
È qui che entrano in gioco aziende specializzate come Vendra Ascensori, un’impresa toscana che opera nelle province di Pisa, Firenze, Livorno, Lucca, Pistoia e a Empoli. Da oltre 30 anni l’azienda è specializzata nella progettazione, nell’installazione e nella manutenzione di ascensori, montacarichi, piattaforme elevatrici, montavivande e montascale. L’azienda opera sia nel settore pubblico che in quello privato. Uno dei fiori all’occhiello dell’azienda è la progettazione di montacarichi industriali.
I vari tipi di manutenzione degli ascensori
Precedentemente abbiamo accennato agli interventi di manutenzione, ma non abbiamo specificato che ne esistono di vari tipi; in particolare, per quanto riguarda gli ascensori si devono distinguere principalmente i seguenti:
- manutenzione preventiva
- manutenzione ordinaria
- manutenzione straordinaria.
Cerchiamo di capire cosa si intende con queste locuzioni.
La manutenzione preventiva è un intervento il cui scopo principale è quello di provvedere alla pulizia e alla lubrificazione dell’impianto verificando che tutti i suoi componenti siano in perfetta efficienza e funzionino in modo corretto. Non è prevista una particolare periodicità per quanto riguarda questo tipo di intervento; di norma è l’azienda che provvede alla manutenzione, di concerto con il proprietario o l’amministratore di condominio, a stabilire un calendario di controlli in base a quelle che sono le condizioni dell’impianto (ascensori più vecchi avranno bisogno di controlli preventivi più frequenti).
La manutenzione ordinaria è un intervento maggiormente approfondito rispetto a quello preventivo; la legge prevede due interventi all’anno (uno ogni sei mesi); i tecnici incaricati devono verificare tutti i componenti dell’impianto compresi quelli relativi alla sicurezza. Piccoli interventi o sostituzioni di pezzi non sono da considerarsi interventi di manutenzione straordinaria. Ma cosa succede se, durante una verifica ordinaria, si ravvisano rischi per la sicurezza degli utenti? In questo caso i tecnici dovranno fermare immediatamente l’impianto e comunicare il problema al proprietario o all’amministratore. Ecco che un intervento ordinario può dar luogo a un intervento di manutenzione straordinaria.
La manutenzione straordinaria non ha una periodicità definita per legge, ma diventa obbligatoria in caso di problemi all’impianto che mettano a rischio l’incolumità degli utilizzatori. Un intervento di questo tipo può essere richiesto anche dagli ingegneri verificatori di ASL e ARPA che ravvisino problemi per la sicurezza durante un’ispezione. La legge infatti prevede che ogni due anni sia fatta una verifica periodica da parte dell’ASL o di un altro ente abilitato a questo tipo di controlli.
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